Il risveglio improvviso

Scritto da admin il 16 ago., 2009, su GOOD LIFE LAB

Abbandonarsi equivale ad accogliere l’ispirazione nella propria vita. Quando siamo ispirati sentiamo di avere uno scopo. Nello Zen questo processo si chiama satori, che grossolanamente si può tradurre con <<risveglio improvviso>>.

Alan Watts lo descrive in questi termini:

Il satori è essenzialmente un’esperienza improvvisa, e spesso viene descritto come un capovolgimento della mente, proprio come improvvisamente ruota l’asse della bilancia quando mettiamo nel piatto un peso superiore a quello dell’altro piatto.

Mi piace descrivere la condizione di satori con un’immagine : <<varcare il cancello>>. Ci si può impiegare anche degli anni per avvicinarsi al cancello che sembra così distante. Fantasticherai, lotterai, ti tormenterai, scivolerai e cadrai lungo la strada; poi, inspiegabilmente, arriva il momento in cui attraverserai quel cancello. Tornerai allora al tempo in cui cercavi di avvicinarti e ti chiederai con stupore <<come posso essere stato così cieco per tanti anni?>>. Ciò che allora ti sembrava tanto difficile, se non impossibile, è diventato ora il tuo modo di essere.

Questa sensazione di satori, o di varcare il cancello, è il risultato di una decisione presa dentro di voi: avete deciso di essere in armonia con voi stessi e col mondo in cui vivete. Avete deciso di abbandonarvi. Se guardate indietro nel tempo molto probabilmente riconoscerete di aver vissuto anche voi dei cambiamenti positivi nella vostra vita e vi renderete conto di avere sperimentato un momento di risveglio.

Potete raggiungere il satori in qualsiasi momento; ma può succedervi solo se sarete pronti ad accoglierlo e determinati ad abbandonarvi. I maestri spirituali insegnano che la realtà della vita si manifesta nel silenzio. Può anche essere che la vostra coscienza, sempre rumorosamente sveglia, vi impedisca di sentire questi messaggi silenziosi.

Per entrare nella mentalità aperta al satori, dovete semplicemente lasciarvi andare: sappiatelo e abbiate fiducia. Raccoglietevi nel silenzio e poi ascoltate la vostra mente. Sentirsi liberi dalla continua lotta interiore con la vita è un piacevole preliminare al satori.

Sicuramente vi è capitato di vivere momenti tranquilli, contemplativi, in cui avete avuto intuizioni improvvise o avete sentito la certezza interiore di poter e dover fare qualcosa. Affinché tali momenti si ripetano ricorrete al satori: abbandonatevi alla convinzione di essere forti e capaci di darvi uno scopo. Il resto succederà nel momento in cui <<vedrete la luce>> o sperimenterete la gloriosa sensazione del satori.

Consigli per perfezionare questa capacità mentale

Pensate alle abitudini che vi hanno condizionato negativamente. Possono essere dei vizi, la pigrizia, l’irascibilità, le fobie, la stanchezza, l’incapacità di mantenere una relazione o qualsiasi altro ostacolo al raggiungimento dei risultati perseguiti. Decidetevi a varcare il cancello e modificate un po’ per volta queste abitudini non volute. Ricordate la saggezza del satori. Abbandonatevi a questo principio fondamentale, indispensabile per capire che tutte le abitudini nascono dai pensieri. Abbandonatevi a una nuova consapevolezza.

Potete fare questa cosa, in questo momento. Riceverete tutto l’aiuto di cui avete bisogno, se lo vorrete veramente e cercherete un sostegno dentro di voi. Per qualche istante ditevi che non sei più la stessa persona.

 Avete sperimentato il satori.

Per un attimo vi siete risvegliati; ora con lo stesso sentimento di abbandono, passate al momento successivo, senza pensare al domani o al futuro. Vivete semplicemente il presente; è nel presente che riceverete la risposta.

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