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Percorso formativo in Posturologia Psico-somato-emozionale anno 2016 - 2017
Scritto da Dario Urzi il 10 lug, 2016, su Corsi e Percorsi
Ecco il programma del nuovo percorso formativo anno 2016 -2017 in Posturologia Psico-somato-emozionale.
I crediti ECM saranno 10,1 per il corso base e 20 ECM complessivi e non divisibili per i due corsi avanzati.
Corso base: 12 e 13 Novembre 2016
Corso avanzato di 1° livello: 10 e 11 Febbraio 2017
Corso avanzato di 2° livello: 10 e 11 Marzo 2017
DOCENTE: Dott. DARIO URZI
I corsi si terranno presso la bellissima sede della CHINESPORT in Via Croazia 2 a UDINE.
Potete entrare nell’area corsi del sito della Chinesport per iscrizioni e informazioni clickando su:
Corsi avanzati di POSTUROLOGIA PSICO-SOMATO-EMOZIONALE 2016
Scritto da Dario Urzi il 20 gen, 2016, su Corsi e Percorsi
Avranno inizio nel prossimo mese di Marzo a Udine, nella bellissima sede corsi della Chinesport,
i tre livelli avanzati del percorso formativo professionale in
POSTUROLOGIA PSICO-SOMATO-EMOZIONALE
CORSO AVANZATO di 1° LIVELLO
La terapia somato-emozionale
12 e 13 Marzo 2016
CORSO AVANZATO di 2 ° LIVELLO
La terapia psico-emozionale
2 e 3 Aprile 2016
CORSO AVANZATO di 3° LIVELLO
Oltre la terapia: l’armonizzazione psico-somato-emozionale
Data da definire
Potete trovare il programma completo di ciascuno dei tre corsi avanzati clickando sul seguente link
Corsi avanzati di Posturologia Psico-somato-emozionale
Che cosa faremo in questi tre corsi avanzati ?
L’eredità delle emozioni, delle paure, dei conflitti e dei desideri
Scritto da Dario Urzi il 23 giu, 2015, su Senza categoria
Desidero riprendere a parlare di genealogia dopo aver tanto lavorato su me stesso e con tante altre persone in modo molto pratico, incontrando ed esplorando direttamente il nostro grande albero genealogico e la sua storia con modalità molto simili, e in molti casi corrispondenti, a quelle che si utilizzano nelle costellazioni familiari.
Voglio iniziare ponendo una domanda:
“Come è possibile che giungano sino a noi, insieme al nostro patrimonio genetico, anche le emozioni e le passioni, le gioie e i dolori, le ansie e le paure, le rinunce, i rimpianti e i desideri non solo di nostra madre e di nostro padre ma anche di tante altre persone che ci hanno preceduto nella vita su questa terra e che nel loro insieme formano il grande albero della nostra genealogia?”.
Se riteniamo che ciò non sia possibile non è il caso che continuate a leggere questo post.
Se invece ritenete che una domanda del genere abbia un senso allora vale forse la pena di avventurarsi nella lettura delle righe successive.
LEZIONE SUL BEN-ESSERE EMOZIONALE
Scritto da Dario Urzi il 25 gen, 2014, su Corsi e Percorsi
CONTINUA IL CICLO DI LEZIONI DEL DOTT. DARIO URZI SUL BEN-ESSERE
Il prossimo incontro sarà sul tema del BEN-ESSERE EMOZIONALE
La data è quella di VENERDI’ 28 FEBBRAIO 2014 alle ore 20,45
La sede è la bellissima sala comunale di Corte delle Filande a Montecchio Maggiore
Il contributo individuale di partecipazione per spese organizzative è di 5 €
Non è necessario iscriversi nè prenotare
Info: 3486712914 Email: equilibrioepostura@alice.it
Prima del parto, nel ventre di nostra madre
Scritto da Dario Urzi il 15 nov, 2009, su Senza categoria
“Il parto e tutto ciò che accade in quei mesi che precedono la nascita, segna il cammino che percorreremo nella nostra vita. Ogni avvenimento, ogni comportamento dei nostri genitori e delle persone vicine ha un senso che comprenderemo solamente quando la nostra consapevolezza si risveglierà. La percezione di chi siamo e di che cosa possiamo aspettarci dal mondo nel quale stiamo entrando si registra mentre stiamo vivendo quelle esperienze. Sono percezioni, quelle esperienze vissute, che non possiamo certo ancora chiamare idee, sono un profondo sentire che verrà poi tradotto e fissato in idee ed emozioni. L’ego, l’idea di chi siamo, comincia proprio a originarsi da quelle primissime esperienze”. (da “Essere nel Presente” di Marina Borruso)
Ma qualcosa mi permetto di aggiungere a queste vive, potenti e illuminanti parole di Marina Borruso.
Noi tutti pensiamo che il nostro nome e il nostro cognome, Dario Urzi, il vostro nome come il mio, ci siano stati dati nel giorno in cui siamo nati. Ma il nostro nome e il nostro cognome, un’identità e una storia a cui appartenere, esistevano già, ben prima della nostra nascita.
Previsioni del tempo
Scritto da admin il 03 set, 2009, su GOOD LIFE LAB
Oggi tempo variabile. Volubile. Forse è il periodo, il cambio di stagione. Alternarsi di nubi e schiarite, qualche attenuazione ma non vero e proprio sole. Più probabile all’ora di pranzo. Cattivi presagi se consumato davanti al pc. Nel pomeriggio, tuoni e fulmini dovuti a scadenze incombenti, frustrazioni del capo, revisione dei conti. In serata, temperatura in diminuzione. Ancora irrisolta la discussione con il compagno. Possibili gelate notturne, che preannunciano un’altra giornata di tempo variabile.
Molte persone combattono con vari vizi: l’alcol, la droga, il fumo, lo shopping, l’eccesso di cibo. Di queste forme di autolesionismo se ne parla spesso sui libri, sulle riviste e in televisione. Ma c’è un’altro vizio che affligge molte persone e di cui tuttavia si parla poco, ed è quello degli alti e bassi della sfera emozionale.
Imparare ad aprirci alle emozioni
Scritto da admin il 23 ago, 2009, su GOOD LIFE LAB
Quando una porta della felicità si chiude, se ne apre un’altra. Spesso però, guardiamo solo la porta che si è chiusa e non riusciamo a vedere quella che si è aperta per noi. (Helen Keller)
E’ facile essere aperti alle cose che ci piacciono e che ci fanno star bene, più difficile è restare aperti alle cose che non ci piacciono e che ci fanno star male.
Aprirsi significa accettare tutto quello che la vita ci porta, agendo contemporaneamente in direzione del cambiamento positivo.
Rimanendo aperti alle sensazioni, sia positive che negative, creiamo lo spazio per far emergere tutte le vecchie emozioni problematiche. All’inizio potremmo fare resistenza alle vecchie emozioni, una resistenza che deriva dall’avere imparato a bloccare le parti scomode della mente conscia. Potremmo pensare che, bloccando la sensibilità o chiudendo il rubinetto delle emozioni, saremmo in salvo. Fino a un certo punto, la strategia di bloccare le emozioni può anche avere funzionato e probabilmente nell’infanzia ha aiutato molti di noi a sopravvivere a situazioni emotive troppo forti. Ma da adulti, questo blocco non fa che rafforzare le rigide strutture limitanti. Le risposte che ci hanno aiutato a sopravvivere nell’infanzia, da adulti ci impediscono di essere flessibili e presenti.