L’Amore incondizionato

Scritto da admin il 13 set., 2009, su GOOD LIFE LAB

Solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso. (Paulo Coelho)

Vi siete mai posti la domanda: come amo questa o quella persona? Potreste essere molto sorpresi a volte della risposta. Gran parte delle persone ama istintivamente per se stessi, per sentirsi rassicurati, per essere confortati. L’amore che non riescono a dare a se stessi viene dunque cercato nell’altro.

Quando avrete integrato sufficientemente la pace in voi, la gioia e la fiducia; quando avrete capito che nella relazione che avete con l’altra persona è l’Amore per lei che prevale e non l’amore che voi attendete da lei; quando riuscirete ad amare l’altro così com’è, amico, genitore, coppia (compagno), bambino; ad amarlo per lui e non per voi, allora significherà che state Amando incondizionatamente.

L’Amore incondizionato non fa soffrire, poiché voi non chiedete in quest’amore altro che la sua felicità, poco importa attraverso cosa questa felicità debba passare, ma non dobbiamo permettere che questa felicità passi attraverso la nostra sofferenza poiché in questo caso significa che non sapete ancora amarlo.

Il più grande handicap da superare, è di imparare ad amare noi stessi per imparare ad amare gli altri. Amare incondizionatamente avviene poi molto facilmente, perché si realizza con la fiducia totale, la fiducia che l’essere amato vi ama totalmente, realmente, ed in un modo puro, e che dunque l’essere amato, qualunque cosa succeda, non vi provocherà mai nessuna sofferenza  poiché niente e nessuno potrà farvi soffrire nel vostro affettivo.

Amare vuol dire desiderare la felicità degli altri. (Lama Gangchen)

L’amore incondizionato ci libera innanzitutto da noi stessi ed anche dall’altro. Quando diciamo che ci libera, intendiamo dire che non siamo più prigionieri di questo amore, e che possiamo amare in totale libertà senza avere il timore di una qualsiasi sofferenza. 

Quando ci rendiamo conto che il vero amore è una fonte inesauribile dentro di noi e non abbiamo bisogno di nessuno per essere felici, inizia la seconda fase dell’essere felici: lasciare scorrere l’abbondanza verso gli altri (amore incondizionato).

Se non si guariscono le proprie ferite, l’amore diventa una prigione che, come conseguenze, ha la paura, la gelosia, la rabbia, la frustrazione, l’amarezza. L’amore diventa un veleno che avvelena lentamente entrambi i partner.

Così vediamo due persone che tentano disperatamente di vedere soddisfatte le proprie necessità dall’altro o fuori dal matrimonio; si rifugiano nello sport, negli amici, nel divertimento, nel bere, nel gioco d’azzardo, nella prostituzione, nelle relazioni extraconiugali, ecc.

“Non posso farcela senza di te. Non mi trovi più attraente. Non mi guardi più. Mi rendi triste. Mi tratti come una madre. Per me sei tutto. Non posso vivere senza te. Ti sono mancato? Mi hai pensato? Mi ami ancora? Senza di te non sono niente. Solo tu riesci a farmi arrabbiare in questo modo. Ho paura che ti innamori di un’altro. Non ti lascerò mai più andare….”

Si potrebbe riempire un libro con il genere di frasi che fanno capire come le persone proiettino il loro falso Io come amore imprigionando l’altro nella loro paura di non essere più attraenti, amati o desiderati.

Alcuni non permettono che le cose si spingano fino a questo punto ed evitano le trappole profonde dell’amore troncando la relazione al minimo sospetto o rifiutandosi di aprirsi completamente.

Molte persone fanno del loro problema un problema dell’altro. La loro relazione non va bene perché le loro necessità non vengono soddisfatte, quindi diventa “noi abbiamo un problema”.

L’Amore incondizionato è un lunghissimo apprendistato ma non potrà accadere se non passo per passo, comprendendo ciò che siamo e come agiamo, accettando di lasciar andare in qualunque momento della nostra esistenza, avendo un solo scopo, la felicità dell’altro, la felicità degli altri;  la nostra gioia passerà automaticamente attraverso la gioia degli altri.

Il primo passo è crearsi il tempo e lo spazio per guarire dalle ferite che ha creato il nostro falso Io. In realtà continuiamo a cercare nel partner ideale o l’anima gemella che possa compensare le nostre ferite.

L’amore inizia con un processo di accettazione e di rispetto verso se stessi per poter accettare e rispettare l’altro.

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