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DISTURBI dell’EQUILIBRIO: perché non riusciamo a guarire.

Scritto da Dario Urzi il 05 dic, 2023, su Postura ed equilibrio

PERCHÉ NON RIUSCIAMO A STARE MEGLIO ?

Perché il nostro istinto ci porta a fare il contrario di ciò che dovremmo, alimentando così un circolo vizioso senza apparente via d’uscita.

Come pensate siano il collo e la postura del corpo di una persona che soffre di disturbi dell’equilibrio ? Sciolti e rilassati o tesi, rigidi e contratti ?

E come pensate sia possibile curare le tensioni e i dolori del collo, delle spalle, della schiena e liberare il respiro di una persona che, soffrendo di disturbi dell’equilibrio, sta in piedi rigida come un palo e si muove lentamente come se avesse il freno a mano tirato ?

La risposta è ovvia.

Quando soffriamo di disturbi dell’equilibrio, anche nel caso di lieve senso di instabilità, fugaci sbandamenti o vertigini soggettive, il nostro istinto ci porta a stabilizzare la testa e tutto il nostro corpo irrigidendoci, limitando al massimo le nostre oscillazioni corporee e muovendoci lentamente e con cautela come se avessimo il freno a mano tirato.

Tutti i nostri muscoli sono tesi, in particolar modo quelli del collo, delle spalle e della schiena e anche il respiro è trattenuto e spesso sospeso, in apnea.

Che cosa ne consegue ? Un vero disastro !

Ai sintomi caratteristici del nostro disturbo di equilibrio si aggiungono, in diverse possibili combinazioni, molti altri sintomi come:

Dolori e rigidità cervicale, mal di testa, occhi pesanti e stanchi, difficoltà di messa a fuoco, visione sdoppiata o instabile.

Tensioni e dolori muscolari e articolari diffusi, rigidità vertebrale e stanchezza cronica.

Senso di confusione mentale, nausea, disorientamento, difficoltà di concentrazione.

Ansia, palpitazioni, insonnia, respiro affannato, attacchi di panico.

Per non parlare degli aspetti di squilibrio neuroendocrino, gastrointestinale ed altro… un mare magnum in cui c’è davvero da perdersi.

PERCHÉ ACCADE TUTTO QUESTO ?

Vediamo di scoprire insieme come si sente e come si comporta una persona che soffre di una forma lieve dell’equilibrio. Perché di una forma lieve ? Perché ci consente vedere meglio i dettagli e le sfumature nella pratica di vita quotidiana.

Come si sente e come si comporta questa persona ?

Si sente instabile e percepisce di avere delle oscillazioni corporee più ampie del normale.

Si muove e gira la testa lentamente perché altrimenti si sente subito ruotare o sbandare.

Ha il collo sempre rigido e dolente e non di rado compare senso di peso alla nuca o vero e proprio mal di testa.

D’ISTINTO CHE COSA GLI VIENE DI FARE ?

Cerca di essere più stabile e di ridurre l’ampiezza delle oscillazioni corporee contraendo i muscoli del collo, delle spalle e della schiena per contrastare i disturbi irrigidendosi.

Riduce l’attività fisica e in particolare evita le rotazioni veloci della testa e i movimenti rapidi del corpo. In breve tempo questo comportamento diventano un’abitudine che, come tutte le abitudini, più passa il tempo più è difficile modificare.

Al persistere e al cronicizzarsi dei disturbi il paziente associa l’idea, se non addirittura la convinzione, che i suoi disturbi non andranno mai via. Compaiono così sconforto, ansia e, non di rado, attacchi di panico.

VI TORNANO I CONTI ?

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