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SULLA CONTEMPLAZIONE E SUL DESIDERIO
Scritto da Dario Urzi il 15 feb, 2011, su GOOD LIFE LAB
E’ ben noto il famoso aneddoto che narra di quando sant’Agostino, mentre camminava lungo una spiaggia come sempre assorto nei suoi profondi pensieri, incontrò un bambino che con una ciotola riversava l’acqua del mare dentro una piccola buca che aveva scavato nella sabbia.
Alla domanda del Santo che gli chiedeva che cosa stesse facendo il bambino rispose che voleva riversare tutta l’acqua del mare dentro quella piccola buca. Sant’Agostino disse allora al bambino che quella piccola buca non poteva di certo contenere tutta l’acqua del mare. Il bambino gli rispose che se così era allora anche lui non avrebbe mi potuto comprendere i grandi misteri del creato perché la sua mente altro non era che una piccola buca di fronte all’immensità del mare.
Come siano andate effettivamente le cose a nessuno è dato di saperlo. Si dice che quel bimbo fosse in realtà un angelo inviato da Dio al grande pensatore della Patristica per portargli questo importante messaggio. Certo è che Sant’Agostino non si curò molto di quelle parole perché, dopo quell’incontro, continuò indefessamente a meditare sui grandi misteri e sui grandi interrogativi che da sempre accompagnano l’uomo e la sua esistenza. Immagino che anche il bambino, dopo quell’incontro, continuò a giocare cercando di riversare tutta l’acqua del mare nella piccola buca scavata nella sabbia.
Evidentemente doveva esserci un segreto ben celato tra le parole di questa parabola tanto cara al grande Santo la cui apparente verità dovrebbe far desistere chiunque dalla vana impresa di continuare ad interrogarsi su ciò a cui è umanamente impossibile dare risposta.
Dobbiamo fermarci qui o e possibile andare oltre? Posso solo fare delle ipotesi, ma forse ne vale la pena. (continua la lettura…)
Nuova edizione 2011 del corso di diagnosi, terapia e riabilitazione funzionale dei disordini temporo-mandibolari (T.M.D.)
Scritto da Dario Urzi il 03 feb, 2011, su Corsi e Percorsi
18 e 19 Marzo 2011
08 e 09 Aprile 2011
CORSO ACCREDITATO ECM (29 crediti formativi)
DOCENTI: Dott. Redento Peretta, Dott. Dario Urzi, Dott. Paolo Ferraresi, Dott. Riccardo Rosati
Aula di didattica clinica del Centro Ricerche Equilibrio e Postura
Sede di Montecchio Maggiore (Vi)
Per informazioni ed iscrizioni:
Segreteria del Centro Ricerche Equilibrio e Postura
Cell. 3486712914 Email: equilibrioepostura@alice.it
…un corso che nasce dopo tanti anni di lavoro e di ricerca clinica interdisciplinare e che presenta una visione radicalmente nuova della fisiopatologia dei TMD e delle relative procedure di inquadramento diagnostico integrato, di terapia e di riabilitazione funzionale interdisciplinare …
Dott. Dario Urzi e Dott. Redento Peretta
Clickare su Brochure per vedere il programma dettagliato del corso.
Dalla nebbia di Turner alla consapevolezza
Scritto da Dario Urzi il 14 gen, 2011, su GOOD LIFE LAB, Terapia dello Stress
William Turner era un pittore inglese della prima metà dell’ottocento, grande paesaggista divenuto famoso per la sua straordinaria capacità di ritrarre la natura nelle sue più intense e suggestive manifestazioni. Veniva chiamato “il pittore della luce” ed i suoi quadri più famosi sono quelli del mare in tempesta e delle bufere di neve, dei tramonti e dello splendore dei cieli, del fuoco e dei giochi di luce riflessi dall’acqua. Ma Turner era anche il pittore della pioggia e della nebbia.
Si diceva che prima che Turner dipingesse la nebbia sul Tamigi, nessuno aveva mai visto la nebbia.
Non è che la nebbia, prima di Turner, non esistesse. Certo che esisteva. Ma nessuno la vedeva. Tutti si limitavano a dire che non si vedeva nulla, quando c’era la nebbia, ma nessuno diceva che vedeva la nebbia.
Con Turner la nebbia diviene finalmente visibile, diventa parte naturale del paesaggio, come in realtà era sempre stata, una cosa tra le cose, o se preferite una cosa tra noi e le cose.
La nebbia non è ciò che non ci fa vedere le cose, la nebbia è la nebbia. E’ come se dicessimo che un muro è una cosa che non ci fa vedere le cose. Un muro è un muro, come la nebbia è la nebbia. E per sapere che cosa sia effettivamente dobbiamo guardarla con questa consapevolezza, la nebbia.
UN VIAGGIO COSTELLATIVO NEL NOSTRO PASSATO: LA GENEALOGIA DELL’ESISTENZA
Scritto da Dario Urzi il 10 ott, 2010, su Corsi e Percorsi
6 e 7 NOVEMBRE 2010 in Contrada Tezzetta a RECOARO TERME
Per INFORMAZIONI ed ISCRIZIONI telefonate al 3486712914 o scrivete a equilibrioepostura@alice.it
Dopo la Cerimonia della Capanna del Sudore, qui sopra descritta, nella serata del 06 Novembre 2010, quando tutti saremo usciti dal Temazcal e ci saranno lavati, vestiti con abiti comodi e avremo cenato, ci raccoglieremo nella grande sala comune e ci faremo accompagnare in un viaggio verso le nostre origini dalla narrazione di mito antico.
Il mattino seguente, subito dopo la colazione che prenderemo tutti insieme alle 8,00 precise, svolgeremo la MEDITAZIONE DEL CUORE. Subito dopo ci sarà un primo momento di condivisione. Alle 9,30 del 7 Novembre 2010 avrà inizio l’esperienza collettiva di lavoro costellativo sulla GENEALOGIA DELL’ESISTENZA (qui di seguito descritta).
”Ogni giorno noi usiamo forze immense come i dormienti. Ciò che facciamo e pensiamo è colmo dell’essere dei nostri padri e dei nostri avi”. (W. Benjamin)
E’ del tutto normale che i nostri genitori abbiano proiettato su di noi i loro desideri e le loro paure, i loro valori e le loro aspettative, chiedendoci di fatto, anche solo con l’esempio del loro agire e del loro stile di vita, non solo di comportarci in un certo modo ma di “essere” in un certo modo. Ed è altrettanto normale che noi, piccoli bimbi bisognosi d’amore, di accettazione e di senso di appartenenza alla nostra famiglia, ci siamo in qualche modo adeguati a quelle richieste caricando sulle nostre fragili spalle quel pesante fardello di aspettative e di taciti accordi che per tanti anni, se non per tutta la nostra vita, porteremo inconsapevolmente con noi.
Ed è proprio la presenza di questa pesante ma sempre viva ed inconsapevole eredità che ci lega ad una sorta di “progetto parentale genealogico”, che il senso comune chiama impropriamente “destino”…..
Congresso-Dibattito sul tema: Terapia, Allenamento Riabilitativo e Ottimizzazione Funzionale delle prestazioni e del gesto tecnico
Scritto da Dario Urzi il 25 set, 2010, su Corsi e Percorsi
CONGRESSO-DIBATTITO SULL’INNOVAZIONE IN MEDICINA DELLO SPORT
Martedì 26 Ottobre 2010, ore 20,30 (ingresso gratuito) presso il CENTRO CONVEGNI di VILLA TACCHI (Gazzo Padovano)
IL TRAINING EQUILIBRIO-POSTURALE (METODO T.E.P.): TERAPIA, ALLENAMENTO RIABILITATIVO E OTTIMIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEL GESTO TECNICO
Sarà svolta direttamente in sala una valutazione clinico-strumentale di due atleti seguiti e trattati con il Metodo T.E.P. per la piena e rapida risoluzione di problemi di tipo muscolo-tendineo e di squilibrio posturale. Saranno in particolare mostrate le procedure fondamentali di valutazione medico-tecnica integrata, di terapia in fase acuta, di allenamento riabilitativo in fase acuta e di ottimizzazione funzionale.
Dott. DARIO URZI, Medico-chirurgo, Direttore del CENTRO RICERCHE EQUILIBRIO E POSTURA di Padova e Vicenza, Docente di Posturologia Clinica presso le Università degli Studi di Padova e di Modena e Reggio Emilia.
Dott. RAFFAELE TENDI, Phisiology Doctor, preparatore atletico dell’Asiago Hockey, della Nazionale Italiana di Hockey su ghiaccio e di atlete della Coppa del Mondo di sci alpino, Responsabile tecnico del CENTRO RICERCHE EQUILIBRIO E POSTURA di Padova e Vicenza.
CLICKATE QUI SOTTO per continuare la lettura e avere altre informazioni sul convegno.
Corso di aggiornamento in diagnosi, terapia e riabilitazione funzionale dei disordini temporo-mandibolari (TMD)
Scritto da Dario Urzi il 07 apr, 2010, su Corsi e Percorsi
18 e 19 Marzo 2011
08 e 09 Aprile 2011
CORSO ACCREDITATO ECM (29 crediti formativi)
DOCENTI: Dott. Redento Peretta, Dott. Dario Urzi, Dott. Paolo Ferraresi, Dott. Riccardo Rosati
Aula di didattica clinica del Centro Ricerche Equilibrio e Postura
Sede di Montecchio Maggiore (Vi)
Per informazioni ed iscrizioni:
Segreteria del Centro Ricerche Equilibrio e Postura
Cell. 3486712914 Email: equilibrioepostura@alice.it
…un corso che nasce dopo tanti anni di lavoro e di ricerca clinica interdisciplinare e che presenta una visione radicalmente nuova della fisiopatologia dei TMD e delle relative procedure di inquadramento diagnostico integrato, di terapia e di riabilitazione funzionale interdisciplinare …
Dott. Dario Urzi e Dott. Redento Peretta
Clickare su Brochure per vedere il programma dettagliato del corso.
Quell’oscuro oggetto del desiderio
Scritto da Dario Urzi il 24 feb, 2010, su Terapia dello Stress
Il desiderio, il nostro autentico desiderare, è un immenso spazio di silenzio e di quiete, con un proprio cuore e una propria anima, mentre ciò che affolla la nostra mente rendendoci così spesso inquieti, insaziabili e rabbiosi è solo l’affollarsi ed il pullulare delle nostre piccole e grandi voglie quotidiane.
Ognuno di noi sa bene che tutte le volte che realizziamo un desiderio la nostra gioia e la nostra soddisfazione presto svaniscono. Nasce subito un altro desiderio, e poi un altro ed un altro ancora. E più abbiamo più vogliamo avere, perché non c’è mai né felicità né nulla che ci possa bastare, nella ricerca di noi stessi al di fuori di noi.
Il desiderio, nella sua forma originaria, corrisponde essenzialmente a ciò che l’etimologia della parola così chiaramente ci indica: sentire la mancanza delle stelle (ove il “dé” privativo indica “sentire la mancanza di” e “sidera” indica invece le costellazioni e le stelle).
Ma se desiderare significa sentire la mancanza delle stelle, e le stelle, si sa, non si possono né toccare, né raggiungere, né tantomeno possedere, qual è allora il senso dell’umano desiderare? (continua la lettura…)
L’importanza del nostro albero genealogico
Scritto da Dario Urzi il 21 feb, 2010, su Senza categoria
Ogni giorno noi usiamo forze immense come i dormienti. Ciò che noi facciamo e pensiamo è colmo dell’essere dei padri e degli avi. (Walter Benjamin)

L'immenso albero della nostra genealogia
E’ del tutto logico pensare che la maggior parte delle difficoltà che incontriamo nella nostra vita sin dal primo giorno in cui veniamo al mondo siano ostacoli che compaiono accidentalmente, per sfortuna o per destino, un casuale intralcio o un improvviso sbarramento lungo il cammino della nostra esistenza. E se così non fosse?
OLTRE IL GIARDINO: serate in movimento per ascoltare il corpo, svuotare la mente e liberare l’anima
Scritto da Dario Urzi il 04 feb, 2010, su Corsi e Percorsi
Continuano le serate del martedì di OLTRE IL GIARDINO per esplorare insieme e condividere nel profondo di noi stessi quel magico spazio che si apre quando ci si ritrova per vedere ed accogliere tutto ciò che la vita ci sta offrendo.
Un benvenuto dal cuore a chi vorrà essere presente, qualcuno per la prima volta, qualcuno ancora una volta, alla prossima serata che si svolgerà Martedi 30 Marzo 2010, dalle 20,45 alle 23,00, a Brendola (ad 1 km dall’uscita autostradale di Montecchio Maggiore in direzione di Lonigo).
Nell’incontro del 02 Febbraio abbiamo celebrato insieme l’antico RITO DELLA CANDELORA, che nella cultura celtica veniva chiamata FESTA DI IMBOLC (Imbolc significa “nel grembo, nel ventre della madre”) ed era dedicata alla dea Brigit, protettrice delle donne che stavano per partorire, dei poeti e dei guaritori. A chi si unirà a noi nei prosimi incontri saranno donati un frammento della cera della candela di Brigit ed un pezzo del nastro bianco di Brigit, un potente talismano che, nel corso della lunga notte di Imbolc, la dea generosamente impregna della sua energia di luce e di risveglio e che ciascuno di noi può usare con consapevolezza, giusta misura e gratitudine nei momenti di maggior difficoltà.
Per informazioni telefonate al 3486712914 o scrivete a: equilibrioepostura@alice.it

OLTRE IL GIARDINO
Il giardino è quello della nostra infanzia, dove siamo venuti al mondo e dove sono nati e cresciuti i nostri affetti, le nostre esperienze emotive, i nostri desideri e le nostre certezze. Quel giardino era tutta la nostra vita, un luogo sicuro dove potevamo uscire per giocare, per sfogarci o per trovare rifugio. Chi poteva immaginare che oltre la siepe alta e fitta che lo recingeva potesse esistere un mondo infinitamente più grande, un altro mondo tutto da scoprire. Ancora oggi, per la maggior parte di noi, quella siepe è l’unico limite conosciuto, l’unico confine entro cui ci sentiamo protetti e pensiamo di poter abitare.
Ma, come dice Umberto Galimberti, “se dovessimo calcolare gli sforzi che quotidianamente dobbiamo fare per assomigliare a noi stessi, forse rinunceremmo a quella pseudo-realtà che ci ostiniamo a chiamare Io”. Forse allora scopriremmo di essere capaci di guardare al di là della siepe e di poter muovere i primi passi oltre il giardino.
L’intelligenza del corpo
Scritto da Dario Urzi il 08 dic, 2009, su GOOD LIFE LAB
Il nostro corpo possiede una straordinaria sensibilità, molto più ricca ed estesa di quanto possiamo immaginare, che ci permette di percepire in ogni istante un’infinità di cose. Ma la nostra mente, sempre intenta a pensare, ad interpretare, a giudicare, a cercare spiegazioni, a fare bilanci e previsioni, non è disponibile ad accogliere ed ascoltare questa straordinaria varietà di sensazioni, di informazioni, di variazioni e sfumature.
Quando la nostra mente è affollata di pensieri, tutta intenta a percepire se stessa e null’altro che se stessa, viene meno lo spazio all’ascolto del corpo, lo spazio all’ascolto con il corpo.
(continua la lettura…)